Problemi a Genova e proteste degli esercenti, che sono arrivati in consiglio comunale. Il luna park più grande d’Italia è in pericolo, dopo 75 anni. A causa del progetto Waterfront di Levante di Renzo Piano, i “Baracconi” – questo il nome con cui i cittadini si rivolgono affettuosamente al parco divertimenti della Foce – potrebbero doversi spostare dal centro cittadino alla periferia.
La cantierizzazione del progetto avverrà tra alcuni anni, ma sembra che l’area di Piazzale Kennedy debba essere utilizzata tra pochi mesi per la rimozione di strutture della Fiera, nelle quali c’è presenza di amianto. In sostanza l’amministrazione sembra orientata a concedere al parco un’ultima edizione a Piazzale Kennedy e non è ancora chiaro il luogo dello spostamento.
Forti le proteste dell’ANESV, che è stata audita dagli assessori competenti e manifestato in Consiglio Comunale. È proprio necessario danneggiare il lavoro di oltre duecento famiglie? I rappresentati degli esercenti hanno evidenziato al vicesindaco Stefano Balleari, che già in campagna elettorale aveva parlato di spostamento del luna park, e con l’assessore al Commercio Paola Bordilli. Entrambi hanno affermato che sarà fatto il possibile per preservare una realtà con oltre 60 anni di storia ma tutto per ora è rinviato al prossimo 22 giugno, data in cui è stato fissato un nuovo tavolo di confronto.
“Non possiamo aspettare oltre – ha detto Ferdinando Uga, portavoce dell’ANESV e appena riconfermato alla presidenza della Sezione ANESV Lombardia Liguria – La nostra è un’azienda che ha bisogno di sicurezza per investire. Inoltre siamo una comunità da gestire con bambini che devono essere inseriti nelle scuole e famiglie che devono trovarsi il medico. Siamo disposti a spostarci in un altro quartiere ma dobbiamo avere certezze”.
L’ANESV è l’associazione più rappresentativa tra gli esercenti del parco e ha intrapreso una battaglia pubblica, ma non è chiaro se altre organizzazioni di esercenti vorranno adottare una linea più morbida nei confronti dell’Amministrazione. In alcuni casi sembra emergere qualche conflitto d’interesse, legato ad altre iniziative genovesi.
L’ANESV rivendica chiarezza da parte dell’amministrazione, mentre gli esercenti temono che l’utilizzo di Piazzale Kennedy per collocare i residui della demolizione della ex Nira costituisca un modo per accelerare il trasferimento del lunapark, visti i tempi non brevi per la realizzazione del progetto Waterfront, che avrebbero consentito al luna park di programmare altre edizioni.
Ai colleghi del luna park di Genova da tutta Italia i colleghi esprimono solidarietà, attraverso i Social Network, ma anche dalle pagine di questa rivista.