Norma Europea sicurezza attrazioni 2018 | Anesv informa

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normativa europea parchi 2018

Norma EN13814: 2018 al voto formale

Le modifiche alla norma europea sulla sicurezza delle attrazioni sono ormai alla fase del voto formale e tra qualche mese sarà dunque pubblicata.

Dopo diversi anni di collaborazione lavorativa e industriale, il Comitato europeo CEN / TC 152 ha lanciato il voto formale della “nuova norma europea EN 13814 “, la cui nuova edizione sarà suddivisa in tre parti:

  • FprEN 13814-1: 2018 Sicurezza delle attrazioni e dispositivi per il divertimento – Parte 1: Progettazione e produzione
  • FprEN 13814-2: 2018 Sicurezza delle attrazioni e dei dispositivi di divertimento – Parte 2: Funzionamento, manutenzione e uso
  • FprEN 13814-3: 2018 Sicurezza delle giostre e dei dispositivi di divertimento – Parte 3: Requisiti per l’ispezione durante la progettazione, la fabbricazione, l’uso e l’uso

Come noto, attualmente lo standard vigente è la norma EN 13814: 2004, che è stata adottata o è il riferimento per la sicurezza in circa 43 paesi in tutto il mondo, quindi non solo nell’Unione Europea.

Le modifiche sono state elaborate da un gruppo di esperti, nel gruppo di lavoro 1 del CEN / TC 152 , presieduto in questa fase dall’organizzazione di standardizzazione francese AFNOR, mentre la presidenza è italiana, col presidente ANCASVI Michele Bertazzon e l’attività nel Comitato di Gianni Chiari. I rappresentanti nel Comitato provengono dall’industria della produzione di attrazioni, enti di controllo, rappresentanti dei consumatori, autorità di sicurezza e autorità di regolamentazione.

La revisione della norma si è resa necessaria per effettuare alcuni aggiornamenti e armonizzarla con altri standard diffusi nel mondo come l’ ASTM F24 e le norme ISO di settore.

La “vecchia” EN 13814: 2004 rimarrà in vigore in parallelo a quella nuova per 3 anni in quanto i principali requisiti di sicurezza sono ancora validi. Ciò garantirà un periodo di transizione senza problemi, non solo per l’industria ma anche per i regolatori che devono prendere in considerazione i nuovi standard e adeguare di conseguenza le leggi e i regolamenti. Questa finestra di tre anni consente agli operatori, ai produttori e agli enti di ispezione di avere il tempo necessario per integrare pienamente i nuovi standard e le modifiche contenute all’interno.

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