Il Meeting dei parchi avventura italiani 2018
Una edizione da ricordare, quella del Meeting dei parchi avventura italiani, che si è svolta a Roma il 29 e 30 gennaio 2018. Oltre cento persone hanno preso parte ai workshop e visitato l’esposizione di attrezzature per parchi avventura, dove erano presenti dodici aziende, provenienti da Italia, Svizzera, Francia e Svezia. In termini di partecipanti e di spazio espositivo la edizione 2018 di questo evento annuale è stata la più importante dal 2009, quando l’evento ha preso avvio.
Il programma
Le due giornate, caratterizzate da un clima di amicizia e scambio di esperienze tra gestori di parchi avventura e teleferiche lunghe, sono state presentate da Franco Di Carlo, che ha invitato subito gli espositori a commentare le novità presenti in fiera.
È seguito poi l’intervento di Massimiliano Capalbo (Orme nel Parco) che ha presentato il tema “Gli alberi come non li avevamo mai visti”. Si è trattato di un intervento che ha fornito nuovi dati scientifici sulla vita degli alberi, presentandoli come essere viventi capaci di comunicare tra loro e di provare sensazioni. Nell’intervento Capalbo ha evidenziato alcuni aspetti della fisiologia dell’albero e del benessere delle piante, in relazione ad azioni dell’uomo i cui interventi, se non realizzati a regola d’arte, possono rendere la pianta vulnerabile alle malattie provocate a funghi e batteri. Un intervento molto apprezzato, che ha presentato informazioni molto adatte per esperienze da offrire al turismo scolastico e alle famiglie.
“Finanziamoci: contributi europei e risorse nazionali” era il titolo dell’intervento di Maurizio Crisanti (ANESV), che ha esposto le principali formule di finanziamento offerte dall’Unione Europea e gestite dalle Regioni, con una visione che parte dal progetto imprenditoriale, e non dal bando, come spesso avviene. L’intervento ha ospitato un caso di studio – una novità che ha caratterizzato questa edizione – relativo ad un’esperienza di finanziamento in conto interessi da parte di Invitalia per un parco avventura. Tasso zero ma circa 4.000 euro di spese notarili. Dal dibattito che ne è seguito sono emerse esperienze spesso negative, fatta eccezione per i fondi GAL – i cui contributi sono richiesti da un Gruppo di Azione Locale, composto in genere da soggetti pubblici e privati – o di partenariato con aziende di altri paesi europei.
Molto interessante il primo intervento della giornata successiva, relativo a “Teleferiche lunghe: Profili ideali, tecnologie, gestione e costi” con Yves Sorba (Exploring Outdoor) e Matteo Sanguineti (Flyemotion). Sorba ha esposto gli aspetti tecnici di una zip line, con una presentazione sulle caratteristiche indispensabili della curva dei tracciati e le problematiche legate alla escursione termica, che incide sui cavi per impianti funiviari. Sanguineti ha invece presentato una analisi sul settore delle teleferiche lunghe in Italia, mostrando dati interessanti sulla loro localizzazione e sui fatturati. L’analisi dei costi di realizzazione e gestione ha concluso l’intervento.
Roberto Cataldo (Esploraria) ha quindi presentato un intervento su “La manutenzione dei percorsi acrobatici: buone pratiche e rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”. Prendendo spunto da un incidente sul lavoro a professionisti esterni al parco, l’intervento ha descritto gli aspetti procedurali (individuazione del preposto, valutazione delle interferenze con eventuali altri lavori nel parco, DUVRI ecc.) della cantierizzazione degli interventi sugli alberi e gli aspetti sanzionatori, applicati dall’INAIL. Ne è uscito un quadro nel quale ad adempimenti certi si sovrappongono regole e strumenti di sicurezza non sempre chiari – nel caso specifico per la manutenzione delle pedane INAIL ha contestato la mancanza di un piano orizzontale sottostante (cestello o ponteggio) per lavorare in sicurezza. Nel dibattito successivo sono emerse le attenzioni a volte trascurate, come il dotare gli addetti che operano nel parco e nella manutenzione di DPI da lavoro e non per uso sportivo.
Ha chiuso il Meeting un tema di grande interesse per i gestori: il rapporto di lavoro con i collaboratori. La presentazione di Franco Di Carlo (Acropark) che ha presentato un intervento su “La gestione del personale dei parchi avventura” commentando i risultati di un sondaggio tra gli Associati sui rapporti con i collaboratori. Dal sondaggio emerge un quadro interessante, con dipendenti inquadrati come istruttori sportivi, contratti a tempo determinato, contratti di collaborazione, contratti a chiamata e di somministrazione. Infine Massimo Brisciani (Brisciani & Partners), consulente del lavoro, ha illustrato le possibilità di inquadramento del personale dei parchi avventura, a seguito dell’abrogazione dei buoni lavoro. Tra le formule più adatte Brisciani ha segnalato quella dell’Apprendistato professionalizzante, una sorta di contratto di formazione on the job. Si tratta di una possibilità aperta ai giovani fino ai 30 anni, con una durata massima di 3 anni, frazionabili in caso di attività stagionale e la possibilità di risolvere il contratto senza dover esporre il motivo. Altro strumento che non prevede limiti di età è l’Apprendistato per i disoccupati. Sono previsti costi ridotti per tre anni, con contributi previdenziali al dieci per cento.
In questo tema è bene ascoltare i consulenti ma poi c’è poi un livello associativo, tipico delle organizzazioni nazionali di categoria, che riguarda l’opportunità di dotarsi di un contratto collettivo di lavoro che regoli le specificità del lavoro nei parchi avventura quanto a stagionalità, lavoro festivo e serale e riposi settimanali o, un contratto multi aziendale che offra maggiore garanzia rispetto a contratti attivi in un’unica azienda. Sarà il lavoro dell’Associazione nel prossimo triennio.
L’Esposizione
Da qualche anno l’evento è accompagnato da una esposizione di prodotti e servizi per parchi avventura e teleferiche lunghe. Quest’anno un buon gruppo di espositori ha riempito il grande salone, frequentatissimo dai partecipanti al Meeting. Si è trattato di produttori e distributori di marchi importanti: Btg Tecnologie ha presentato il sistema Jungle Track per l’accesso dei clienti tramite Rfid, Cablesteel era in fiera con le sue funi di acciaio. Dendrotec ha mostrato come attraverso speciali sensori sia possibile monitorare la stabilità degli alberi, mentre Petz era presente con caschi, imbracature e carrucole. Ecoavventure ha portato i prodotti di Clic-It e Head Rush. Exploring Outdoor ha presentato i suoi prodotti, con la Fionda Umana, UP2TREE e le zip line estreme. Lo stand di Ferriere Cima era ricco di cavi, morsetti e presse per crimpatura. Kanopeo ha mostrato il noto sistema di linea continua Saferoller, mentre Sunwood era in fiera con i suoi legnami per la realizzazione degli atelier. Verde Verticale ha presentato i prodotti Kristall Turm, con uno spettacolare parco avventura in artificiale, con portata di 150 persone in contemporanea, adatto a istallazioni in zone turistiche e parchi di divertimento. La francese Vert Voltige ha presentato il suo innovativo sistema di linea di vita continua e dalla Svezia Zipline Europe ha portato in fiera le sue teleferiche lunghe e i sistemi di frenata.
L’Assemblea di Parchi Avventura Italiani
Nel corso dell’evento si è tenuta anche l’Assemblea di Parchi Avventura Italiani. Franco Di Carlo, presidente uscente, ha esposto le più recenti attività dell’Associazione, ricordando tuttavia le conquiste ottenute in dieci anni di vita dell’Associazione ed ha quindi rimesso il suo mandato, dopo tanti anni al vertice di PAI, per favorire il coinvolgimento di altri. L’Assemblea ha quindi proceduto al rinnovo delle cariche associative per il triennio 2018/2020.
I componenti del nuovo Consiglio Direttivo, sono Franco Di Carlo (Acropark), Alberto Mattiauda (Parco Avventura Tre Querce) Annamaria Pinotti (Indianapark), Matteo Sanguineti (Flyemotion) e Michele Tricase (Indianapark Castellana Grotte).
Il Consiglio Direttivo ha quindi eletto presidente di Parchi Avventura Italiani Matteo Sanguineti, ingegnere e titolare di Flyemotion.
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