Contributo acquisto delle attrazioni: Fondo Unico Spettacolo 2018

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Contributi acquisto delle attrazioni 2018

Contributi per l’acquisto delle attrazioni: pubblicato il riparto del Fondo Unico Spettacolo 2018. 

Piccole variazioni rispetto al 2017. Franceschini: fatto tutto il possibile per un settore in difficoltà come quello dello spettacolo.

Allo spettacolo viaggiante e circense l’1,48 per cento

È stato firmato dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, il decreto ministeriale che stabilisce il riparto delle aliquote del Fondo Unico per lo spettacolo 2018. Il bilancio complessivo del FUS per l’anno in corso è pari a 333.941.798 euro, in lieve calo rispetto al 2017 quando si era attestato a 341.716.856 (-2,8 per cento). Il ministro, nel corso della seduta della Consulta dello Spettacolo che si è riunita a metà febbraio, ha ricordato “di aver fatto tutto il possibile per un settore in difficoltà come quello dello spettacolo, non solo per garantire le risorse necessarie ma anche per dare maggiori certezze e per favorire l’uscita del settore dalla precarietà”.

La nuova proposta

Franceschini, pur condividendo “l’auspicio di un aumento complessivo di cui possono giovarsi tutti settori dello spettacolo”, ha sottolineato che si deve necessariamente tener conto anche delle esigenze di riequilibrio del FUS, operazione che in forma minima è stata effettuata: in tal senso è stata presentata una proposta dove tutte le attività mantengono la cifra dell’anno scorso ad eccezione delle Fondazioni lirico sinfoniche, che registrano una lieve flessione compensata dai 5 milioni di aumento del fondo extra Fus.

Il ministro uscente

Il ministro uscente ha spiegato che le voci “Residenze” e “Azioni di sistema” verranno finanziate con un capitolo di bilancio extra FUS, questo per liberare 2 milioni di euro, mentre alla voce “Progetti speciali” si opera una riduzione significativa, andando così ad incidere sull’unica voce in una certa misura discrezionale che sono i progetti speciali.

LE ALIQUOTE 2018

Entrando nel dettaglio, il 53,56 per cento delle risorse, pari a 178.854.000 euro, andrà alle Fondazioni lirico-sinfoniche (in lieve flessione rispetto ai 182.272.058,30 euro del 2017); il 18,04 per cento, pari a 60.239.724,76 euro, andrà alle attività musicali (identico rispetto al 2017); il 21,25 per cento, pari a 70.963.492,53 euro, alle attività teatrali; il 3,50 per cento, pari a 11.699.574,39, andrà alla danza; lo 0,26 per cento, pari a 869.234 euro, andrà alle residenze e under 35, in calo rispetto ai circa 3 milioni di euro dell’anno prima); l’1,75 per cento – 5,845 milioni – a progetti multidisciplinari, progetti speciali e azioni di sistema (anche in questo caso si registra una flessione rispetto agli 8,1 mln dei dodici mesi precedenti); l’1,48 per cento – 5 milioni di euro – alle attività circensi e allo spettacolo viaggiante; i rimanenti 500mila euro se li divideranno l’osservatorio dello spettacolo (488mila euro) e i Comitati e commissioni (24mila euro).

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